Il Piano Editoriale Blog è forse uno degli strumenti più odiati dalle persone che lavorano nel mondo digitale. È noioso, complesso e spesso – “troppo spesso” aggiungerei – sottovalutato.
Tutti ne hanno sentito parlare almeno una volta (e molto probabilmente lo hai confuso con il Calendario Editoriale), ma pochi ne hanno capito l’utilità. Ed è proprio di questo che parleremo: del perché è così importante, cosa deve contenere e come si costruisce.
Era quello che cercavi? Continua a leggere per scoprire come realizzarne uno funzionale ed efficace.
Cosa si intende per Piano Editoriale?
Come prima cosa facciamo un pò di chiarezza. Avrai sicuramente visto definire il Piano Editoriale Blog come un: “documento che organizza e pianifica i contenuti che verranno pubblicati sul sito”.
In realtà questa definizione è per me molto riduttiva. Il PED è uno strumento di lavoro fondamentale, che ti permette di risparmiare tempo ed energie e di raggiungere i risultati sperati. Un Piano Editoriale Blog, se ben strutturato, ti permette di:
- portare nuovo traffico al tuo blog e quindi al sito;
- scrivere articoli SEO Oriented (quelli che piacciono a Google);
- pianificare una strategia di posizionamento e/o vendita.
Il Piano Editoriale è uno strumento fondamentale per un Brand che intende essere presente sul web. Non solo è utile per organizzare i contenuti, ma ci permette di creare una strategia di marketing efficace.
Infatti all’interno del Piano Editoriale vengono:
- identificati i temi e gli argomenti da trattare;
- definite le linee guida per la creazione dei contenuti (il famoso Tone of Voice);
- selezionate le keywords su cui lavorare per posizionarsi in SERP;
- stabiliti i periodi migliori per la loro pubblicazione;
- organizzate le strategie per la promozione degli articoli.
Dopo questo breve elenco forse è più chiaro ciò che intendevo. La definizione iniziale non è solo “riduttiva”, ma incompleta.
A cosa serve?
Presupponendo che tu sappia per “chi” stai scrivendo (definire il pubblico di riferimento è importantissimo!), il PED ti permette di capire cosa, quando e dove pubblicare.
Affinché il Blog porti risultati, è importante seguire una strategia. E per far sì che il Piano Editoriale sia davvero uno strumento efficiente, devi darti degli obiettivi.
Questa è una cosa che dicono tutti, ma non te la spiegano. È importante sapere quali caratteristiche dovrebbero possedere gli obiettivi, ovvero essere: concreti, realizzabili e quantificabili.
Ad esempio, un obiettivo potrebbe essere quello di voler aumentare il traffico organico. Questo è un obiettivo concreto ma generico, devi renderlo più specifico.
Quindi sarebbe meglio essere precisi e dire: “Voglio incrementare il traffico al mio blog del 10% in 3 mesi”.
Altro obiettivo possibile? Vendere un ebook o un servizio.
Anche in questo caso cerca di essere più specifico possibile: quale servizio? a chi? in quale periodo?
Solo attraverso il Piano Editoriale puoi programmare le strategie giuste per raggiungere i risultati prestabiliti. Non sottovalutare le tue buyer personas, la stagionalità e i lanci previsti dal Brand.
Infatti, avere un Piano Editoriale Blog curato in ogni suo aspetto, ci aiuta a:
- riordinare le idee;
- tenere sotto controllo il lavoro svolto;
- seguire una strategia vincente (keywords e contenuti);
- ottenere migliori risultati;
- avere una programmazione.
Il Piano Editoriale Blog dà un ritmo alla nostra attività online, la pianifica, la definisce e può fare la differenza per il nostro business.
Perché? Ti aiuta a mantenere coerenti i contenuti e a raggiungere gli obiettivi.
Come si crea un Piano Editoriale Blog?
Sei arrivato ad una delle parti più interessanti, ora ti spiegherò come creare un piano editoriale strategico.
Gli step principali che devi seguire per la creazione di un PED strategico sono:
- conoscere il Brand e il pubblico a cui si rivolge;
- individuare gli obiettivi (ricorda che devono essere concreti, realizzabili e quantificabili);
- definire la struttura del Blog (un passaggio fondamentale!)
- scegliere con attenzione le parole chiave (sia le keywords principali che secondarie)
- pianificare i contenuti in un Calendario Editoriale
È necessario spiegare alcuni di questi punti, quindi vediamo ogni step nel dettaglio.
Step 1
Brand e Target
È un aspetto forse scontato, ma fondamentale. Per individuare il messaggio giusto da comunicare, devi conoscere molto bene sia il Brand che i suoi lettori.
Esistono molti modi per studiare il proprio Brand ed individuare il pubblico potenziale.
Io ti suggerisco alcune delle domande che utilizzo per strutturare una strategia editoriale.
-
Chi
A chi mi rivolgo?
Per chi sto creando i contenuti?
Quali sono i loro interessi? -
Cosa
Quali contenuti andiamo a produrre?
Cosa vogliamo che gli utenti comprino? -
Come
Come realizzo i contenuti?
Con quale tono di voce?
Con quali obiettivi mi rivolgo agli utenti? -
Quando
Con quale frequenza pubblicherò?
A cadenza mensile o settimanale? -
Perchè
Perchè pubblichiamo contenuti?
Stiamo rispondendo ai bisogni degli utenti?
Forniamo un prodotto/servizio? Quali problemi risolve?
Quale immagine devono avere gli utenti del nostro Brand?
Quali valori vogliamo trasmettere?
Queste sono le cinque domande (in realtà molte di più) che ogni Brand dovrebbe porsi prima di realizzare un Piano Editoriale.
Oltre a questo passaggio essenziale, raccomando sempre di studiare i competitor.
Conoscere i tuoi competitor ti permette di capire quali sono i contenuti più apprezzati e quale strategia stanno attuando per attrarre pubblico.
Ricordati però di non copiare i tuoi concorrenti!
Cerca di essere originale e autentico nei contenuti che condividi.
Step 2
Obiettivi
Lo abbiamo già detto, ma è sempre bene ribadire questo concetto. E lo farò usando una metafora: “Come fai a scegliere la strada migliore, se non conosci la meta?”
Nel Piano Editoriale il punto è lo stesso, non arrivi da nessuna parte se non hai definito a monte gli obiettivi.
Quindi, se non l’hai ancora fatto, definisci gli obiettivi del tuo blog: chi vuoi raggiungere con il tuo blog? Vuoi aumentare il traffico? Vuoi generare lead? Vuoi vendere prodotti o servizi?
Una volta chiari gli obiettivi, puoi iniziare a pensare ai tuoi contenuti.
Step 3
Struttura
Per struttura del blog intendo la mappa, le fondamenta, i pilastri su cui viene costruito il blog. Ovvero le categorie.
Le categorie sono fondamentali perché definiscono gli argomenti che andrai a trattare, i temi dei tuoi articoli. Le categorie di un blog sono sostanzialmente dei contenitori.
Perché sono importanti? Facile, sono strettamente legate al tuo pubblico e ai tuoi obiettivi.
Il nome della categoria deve essere autoesplicativo, chiaro e diretto: deve definire i Topic del blog con parole semplici. Questo faciliterà la lettura dei tuoi utenti ma anche l’indicazione di Google.
Step 4
Keywords
Le keywords sono il cuore del Piano Editoriale Blog. Una keyword (o parola chiave) corrisponde alla Query di ricerca degli utenti.
Cosa vuol dire? Quando inseriamo un termine o una frase nella barra di ricerca di Google, stiamo utilizzando una parola chiave.
Se a quella ricerca corrispondono dei risultati (pagine, articoli, video, PDF ecc.) allora ci troviamo davanti a quella che il motore di ricerca identifica come una keyword.
Tieni presente che oggi le keywords sono diverse rispetto ad alcuni anni fa.
L’algoritmo che le analizza è diventato estremamente preciso e oggi riconosce sia parole chiavi semplici che complesse. Infatti, le keywords possono essere composte da una o più parole, ma anche da una frase intera.
Se sono più lunghe di tre termini, prendono il nome di long tail keyword (parola chiave a coda lunga).
Tutto molto interessante vero? Ma come si scelgono per ottimizzare il blog nella speranza di posizionarsi in cima ai risultati di Google per parole chiave specifiche? Utilizzando dei Tool specifici, vediamone alcuni:
Questa piattaforma (gratuita fino a un certo numero di ricerche) consente di lavorare molto bene sulle long tail keywords.
La particolarità di questo strumento è la sua struttura.
Quando lo interroghiamo su un argomento, lui ci risponderà in maniera grafica.
Offre un’ampia e chiara panoramica su tutti gli aspetti riguardanti le keywords: Volume di ricerca, Keyword Difficulty , Keyword Opportunity, Pagine Indicizzate, Costo Per Click, stagionalità e tendenza, Search Intent, andamento in SERP, storico della SERP e molto altro.
È una piattaforma molto consigliata per indagare sulle azioni della concorrenza.
I suoi strumenti, infatti, hanno anche la funzione di analizzare i concorrenti e il posizionamento che hanno ottenuto.
Questo Tool gratuito di Google consente di scoprire la frequenza di ricerca sul web di una determinata parola o frase.
L’aspetto interessante di questo strumento è che analizza le tendenze di ricerca in termini sia temporali che geografici.
Step 5
Calendario Editoriale
Il Calendario Editoriale è uno strumento fondamentale per organizzare la produzione di contenuti. Puoi realizzarlo su qualunque piattaforma: in un file excel, su Google Sheets (perfetto se devi condividere gli aggiornamenti in tempo reale) su Trello, Google Calendar oppure un classico foglio di carta.
L’importante è che contenga le informazioni necessarie, come ad esempio:
- data di consegna del contenuto;
- data e ora di pubblicazione;
- argomento dell’articolo;
- categoria;
- link di riferimento o fonti esterne;
- keyword principale e keywords correlate.
Differenze tra Piano Editoriale e Calendario Editoriale
In realtà a differenza di quanto si possa credere il Piano Editoriale e il Calendario Editoriale convivono.
Il Piano Editoriale, lo abbiamo già detto, è una linea guida da seguire. Ci permette di visualizzare le potenzialità del nostro Brand, e in base agli obiettivi ci aiuta a definire gli argomenti dei nostri contenuti.
È la strategia generale entro cui si va a personalizzare il Calendario Editoriale.
Il Calendario Editoriale organizza i contenuti e ne definisce la piattaforma, il formato e l’orario di pubblicazione.
Come si struttura? Solitamente il Piano Editoriale si definisce su base annuale, e poi si lavora sul Calendario Editoriale a cadenza mensile, trimestrale o semestrale.
Tre mesi sono un lasso di tempo minimo e necessario per comprendere l’andamento dei nostri contenuti.
Al suo interno andremo ad identificare i Macro e Micro argomenti. Li descriviamo brevemente per sapere sempre in che modalità dobbiamo trattarli e quale finalità hanno (tenere a mente l’obiettivo). Quando inizi a pensare al Calendario Editoriale, non dimenticare di inserire al suo interno degli appuntamenti fissi e tieni conto della stagionalità delle tematiche.
Hai capito come strutturare un Piano Editoriale Blog efficace? Se sì, Condividilo con i tuoi colleghi!
