Vuoi migliorare la visibilità del tuo sito web? (Chi è che non lo vorrebbe?) Allora dovresti proprio conoscere il funzionamento dei motori di ricerca. Continua a leggere, te lo spiego in modo semplice!
I motori di ricerca sono degli strumenti molto complessi, capaci di scandagliare il web all’instancabile ricerca dei contenuti che meglio possano rispondere alla nostra richiesta (Query di ricerca).
Analizzano l’autorevolezza dei contenuti, la loro veridicità, sono capaci di intercettare lo SPAM e di verificare la rete di collegamenti che c’è dietro ogni singolo elemento presente in rete.
Ti sembra complicato? La tua intuizione non è sbagliata, anzi!
È un processo continuo e sempre in aggiornamento, che ci fornisce un servizio h24 senza paragoni. Soprattutto se ci fermiamo a riflettere sulla velocità e coerenza di risposta dei motori di ricerca.
Quando digitiamo la nostra Query su Google il lavoro degli algoritmi è talmente veloce che per avere l’informazione che stiamo cercando “dobbiamo aspettare” solo qualche decimo di secondo.
Wow, posso dire wow? Ogni volta che ci penso rimango stupita dalla facilità con cui oggi possiamo accedere all’informazione di cui abbiamo bisogno.
Perché dovresti sapere come funzionano i motori di ricerca?
Oltre allo stupore c’è un’altra emozione che mi coglie quando penso ai motori di ricerca: la curiosità. Ti starai domandando perché, beh la risposta è molto semplice.
Comprendere il modo in cui i motori di ricerca trovano e indicizzano i contenuti, ci aiuta a posizionare meglio il sito fra i risultati di ricerca organici.
Se riusciamo a posizionarci in alto con le parole chiave che abbiamo scelto, allora otterremo più click e traffico organico verso i nostri contenuti.
Tre step fondamentali
Come fanno i motori di ricerca a scoprire il nostro contenuto? E a decidere qual’è il contenuto che deve essere posizionato all’interno dei risultati di ricerca?
I motori di ricerca si avvalgono di software chiamati spider, o anche crawler e bot, per passare in rassegna tutte le pagine web e i contenuti presenti in rete.
Un motore di ricerca per riuscire a dare risposta alle nostre domande e a fornire un indice dei risultati, ha bisogno che i suoi crawler analizzano ogni giorno un numero enorme di pagine web.
Il processo che utilizzano può essere diviso in tre fasi, vediamole insieme:
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Scansione (crawling)
Nella prima fase i crawler analizzano i contenuti delle pagine web e i suoi collegamenti ad altre risorse. -
Indicizzazione (indexing)
Nella seconda fase catalogano e organizzano il materiale scansionato in un indice all’interno di un database. -
Posizionamento (ranking)
Nella terza fase rispondono alle Query degli utenti e lo fanno elencando i risultati in ordine di rilevanza rispetto alla richiesta ricevuta.
Grazie alla sinergia di questi tre processi, che vengono svolti quasi in tempo reale, è possibile ottenere risultati pertinenti e precisi in pochi secondi.
I risultati vengono visualizzati sotto forma di SERP (Search Engine Results Page) ed organizzati per ranking, ovvero i bot decidono a quali pagine dare visibilità.
Non conosciamo il funzionamento completo dell’algoritmo, ma comprendere questi tre step ci permette di sfruttare i loro meccanismi di posizionamento a nostro favore.
Scansione
Nella prima fase inizia il processo di ricerca, i bot vanno a scoprire e navigare il contenuto dei nostri siti.
Il motore di ricerca a volte viene chiamato spider e questa similitudine con il ragno ci aiuta molto a capire come lavora.
Il ragno entra in una pagina ed inizia la scansione, quando trova un link lo percorre segnando il suo passaggio con un filo invisibile.
Grazie a questo lavoro di collegamento verrà a crearsi una piccola ragnatela che unita ad un altra ragnatela (ovvero un altra pagina scansionata) darà vita ad una enorme rete.
I motori di ricerca funzionano in questo modo, seguono i link e cominciano a tessere una ragnatela di tutto il web man mano che trovano nuovi contenuti.
È un processo continuo, lo spider a intervalli regolari tornerà sui siti già scansionati alla ricerca di variazioni e nuovi contenuti.
Nel caso in cui rilevi delle modifiche rispetto all’ultima scansione, le salverà e memorizzerà nel database, rimanendo così sempre aggiornato.
In questa fase è importantissimo andare ad ottimizzare il sito da un punto di vista SEO e tecnico. Bisogna rendere il sito accessibile ai motori di ricerca per fare in modo che possa navigare correttamente i nostri contenuti.
Perché è così importante? Se i motori di ricerca, durante la scansione, non trovano determinati elementi ci penalizzano. E il nostro sito sicuramente non finirà tra i primi risultati della SERP.
Gli spider esaminano il codice html di tutti i documenti presenti sul web e si soffermano su alcune specifiche parti, in particolare:
- titolo della pagina;
- meta descrizione;
- testo alternativo delle immagini;
- link (sia interni che esterni).
Se all’interno di queste sezioni sono presenti delle keyword che rappresentano in modo coerente il contenuto, allora saranno utilizzate nel processo di indicizzazione.
Indicizzazione
Finita la fase di scansione si passa all’indicizzazione. La mole di dati trovata e scansionata dagli spider viene messa in ordine e catalogata.
I motori di ricerca elaborano e memorizzano le informazioni in un enorme database. Immaginiamolo come una libreria in cui i contenuti sono catalogati per tipologia, per keyword.
Il motore di ricerca classifica le pagine per parole chiave (le keyword individuate dallo spider), categorie, tematiche e in base ad altri parametri, creando un archivio.
Quando un utente esegue una ricerca on line, il search engine non andrà a consultare l’intero web, ma il proprio database. Grazie a questo processo è possibile ottenere in maniera quasi istantanea una pagina SERP con i risultati di ricerca ordinati.
In questa fase, il lavoro più importante che dobbiamo svolgere sul nostro sito è curare la semantica, ovvero l’ottimizzazione del nostro contenuto.
Dobbiamo far capire ai motori di ricerca di cosa stiamo parlando all’interno del sito. Se rispettiamo le regole del SEO Copywriting il nostro contenuto risulterà chiaro e pertinente agli occhi di Google.
Ranking
Una volta che il nostro contenuto è stato scansionato ed indicizzato, si passa al terzo step: la fase di ranking.
È il momento in cui i motori di ricerca si pongono questa domanda:
In base alla ricerca dell’utente, qual’è il contenuto più rilevante? Quello che risponde meglio al suo search intent?
Il search engine ci restituirà i contenuti presenti nel suo database, che sono i più semanticamente vicini alla query di ricerca, sotto forma di SERP.
Per compiere questa selezione, i motori di ricerca prendono in considerazioni alcuni fattori di ranking.
Google, ad esempio, mantiene il massimo riserbo sui suoi fattori di ranking. Allo stesso tempo, però, ci fornisce delle linee guida per aiutarci ad ottenere i primi risultati in SERP.
Sul blog di Google troviamo indicazioni chiare su quali sono i fattori principali che determinano i risultati di una query:
- il significato della ricerca,
- la pertinenza del contenuto,
- la qualità dei contenuti,
- l’usabilità delle pagine web,
- il contesto e le impostazioni di ricerca.
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